Chi sono

Giusi (con la i) 45 anni suonati, pugliese…

Le mie tappe in cucina:
- a 4 anni non volevo sentir parlare di mangiare. Mi raccontano (e per la verità qualcosa la ricordo anch’io!) di grandi battaglie a pranzo e a cena
- a 6 anni i miei genitori mi mandarono a Bolzano dai miei zii nella speranza che l’aria di montagna stimolasse il mio appetito. L’esperimento riuscì parzialmente grazie alle abili mani della mia zietta che mi portava in montagna e mi preparava manicaretti alla Heidi. Ma, appena tornata a casa,punto e a capo
- a 7 anni Babbo Natale mi regalò il famoso “Dolce Forno” e, pur continuando a mangiare sotto minaccia, mi deliziavo a preparare orribili pizzette che solo mio nonno aveva il coraggio di mangiare e, ancor di più, di elogiare
- a 10 anni occultavo sistematicamente il toast, il panino, la merendina che la mia paziente mamma si ostinava ad infilare nel mio zaino per la scuola
- a 20 anni, con stoico coraggio, decisi di eliminare tutti i tipi di carne dalla mia alimentazione
- a 27 anni preparavo quintali di pasta al forno vegetariana per i miei e fuggivo dalla tavola se sentivo odor di carne
POI…
Improvvisamente ed inaspettatamente la cucina diventa un banco di prova, le sperimentazioni cominciano a stuzzicare la mia fantasia, le preparazioni diventano frequenti ed apprezzate.
La mia casa viene sventrata per fare spazio ad una cucina spaziosa, candida, ricca di attrezzi di ogni genere.
La cucina diventa passione, dono, creatività.
La cucina diventa mezzo di conquista e conquista essa stessa.
La cucina diventa divertimento, gioco, hobby.
La cucina diventa la mia “terra di mezzo”.
Ed eccomi qui.

P.S. Il nome del mio blog è la frase che da quasi dodici anni mio marito pronuncia spesso, entrando in casa, prima di affondare il suo”nasino” nel forno o nella pentola sul fuoco.