• I Vinci-tarallucci pugliesi ai semi di finocchio e mandorla

    Pubblicato il 5 luglio 2013 da in Dal tavoliere al forno, Pranzi e pranzetti

    C’è che un giorno torni a casa dal lavoro e trovi un sacchetto di carta con dentro delle preziose pepite da forno preparate da un amico bongustaio e la cosa ti fa sorridere, compiacere, stupire (per il pensiero e per la bontà).
    Assaggi, gusti, apprezzi e ti scopri – cosa assolutamente inedita – a nascondere il pacchettino per poterne centellinare il contenuto e condividere solo con il maritino che già con lo sguardo implora: “quando provi la ricetta e ne prepari un quintale?”.
    Una ricetta così merita tutta l’attenzione possibile e quindi, anche se non (ancora) provata e preparata da me, la ospito tra le mie battezzandola come “I Vinci-tarallucci pugliesi ai semi di finocchio e mandorla”.
    Veramente ottimi… il sapore puro dell’olio delle nostre campagne, gli stuzzicanti semi di finocchio a cui siamo abituati e la mandorla che  – giuro! – fa la differenza.

    Grazie, Vincenzo!

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    INGREDIENTI

    500 gr. di farina
    1/2 bicchiere di vino bianco
    1 bicchiere d’olio extravergine di oliva
    1 cucchiaino di bicarbonato
    1 bustina di lievito
    poca acqua
    sale
    1 bustina di mandorle già spellate
    semi di finocchio

     

    PROCEDIMENTO

    Mettete in una capiente ciotola la farina, il bicarbonato, l’olio, il lievito, il vino bianco ed i semi di finocchio e cominciate ad impastare lavandovi  le mani se diventano troppo appiccicose.

    Successivamente salate l’impasto e lavoratelo fino ad ottenere un composto molto elastico.

    Staccate dei pezzetti di pasta, ricavate delle striscioline ed arrotolale attorno ad una mandorla.

    Fate bollire in una pentola grande dell’acqua e tuffatevi  i taralli ottenuti, togliendoli quando vengono a galla. Fateli asciugare su un panno di cotone.

    Nel frattempo portate il forno alla temperatura di 275° ed infornate i taralli “scaldati”, precedentemente disposti nella leccarda del forno .

    Fate cucinare per 15 minuti a 275° e, successivamente, per 30 minuti a 200°.

Un comment

  1. Grazia scrive:

    Da provare assolutamente previo assaggio ;-) e bravo pepone!!!!